Balsamo di fuoco
Nella Prefazione lo scrittore e critico Roberto Pazzi scrive:
“Compatta e coerente raccolta di versi dal timbro inusuale e deliziosamente inattuale nelle patrie lettere, ove, con singolarità di accenti, inarcata a protesta generale contro un modo di rappresentare il sacro lontanissimo da Dio, s’ intuisce che il mondo dei valori trascendentali dell’autore si oppone al sottile e progressivo cedimento, alla loro resa alla modernità.
Il cuore segreto dell’ispirazione di questo poeta siciliano aristocratico, non soltanto di stirpe ma di gusto e intelligenza, è la protesta contro una violenza sull’uomo arreso alla massificazione, il sentimento di una progressiva e stingente barbarie che dilaga nella nostra meravigliosa civiltà e ne scalza le sue radici fino a renderle irriconoscibili”